Mikis Vive

Stencil politico a via Ripetta, ma anche a Vigna Stelluti.

Mi nascondo ma non troppo...

Ancora su Street Art Sweet Art, evento che a quanto pare ha avuto un largo seguito. Televisionet ha realizzato diverse interviste visibili sul canale lifestyle a partire dal 29 marzo. Dal buio della strada alle luci della ribalta.
Related: infocity.

Ivan

che fuma.

L'arte del recupero

in via Ripetta.

Street art da aste

Il prossimo Hirst dell'arte inglese? Bansky, così dice The Independent.
E ancora articolo nel blog sezione arte del The Guardian, dove Jonathan Jones discute (con grande partecipazione di pubblico) su Bansky, sulla sua ironia e sulla situazione attuale della street art in galleria. La storia ripete se stessa. Il graffitismo non è nuovo ai musei, dove era approdato tra la fine degli anni '70 e gli inizi degli anni '80, con risultati alterni. Oltre all'articolo ci sono tracce di questa espressione d'arte in due libri: in Mark Kostabi, di Baird Jones e in Writing di Daniela Lucchetti. Quest'ultimo traccia una storia delle origini del writing e dell'aerosol art. Forse gli artisti dell'epoca erano più sprovveduti di quelli di oggi o forse no. Basquiat e Haring sapevano molto bene dove volevano arrivare, indipendentemente dal fatto che li si possa considerare street artist puri o meno.
Inoltre la galleria fotografica del blog del The Guardian offre spazio alla street art; basta inviare un'email.

Street art in metropolitana: Stazione Appiano

Questa è una ripresa dei lavori di riqualificazione della Stazione Appiano, Roma, avviata a febbraio. Il progetto, dell'associazione Zerouno3nove, è stato realizzato in due settimane e ha visto la collaborazione di diversi autori. Il secondo, dopo quello del Nuovo Salario. Oltre ai personaggi animati, sulla banchina, anche foto di giovani fotografi.
Questo il dopo, a lavori completati.
Se non prendete la metro da quelle parti, ma avete tempo, andate a vederla. Molto, molto carina. Altre immagini su flickr.

Ridi pagliaccio

da qualche parte non lontano da cinecittà.

La dolce arte della strada

Roma Anagnina, arte sulla strada,
Pac Milano, arte in galleria. Si è infatti inaugurata da poco la mostra Street Art, Sweet Art, che ospita nelle sue sale diversi graffitari noti nel mondo dell'aerosol art.
Si dice anche con un certo successo e con opinioni contrastanti.

Related: exibart, arteblog (al momento wiki)

L'arte dell'AgitPop e Bansky, Bansky e ancora B.

A Roma non si vede questa forma di protesta che agita (Agitpop) i writers d'oltreoceano, quella di rappresentare un evento o personaggio in modo buffo così da far sorridere e allo stesso tempo richiamare l'attenzione dello spettatore.

Intanto Bansky, il guerrilla artist, il Robin Hood del graffito, il mistero più strano del XXI secolo, come viene definito in un pezzo del Timesonline, colpisce ancora e diventa oggetto, suo malgrado, di questo pazzo pazzo mondo (dell'arte?).
Related: timesonline, kultureflash, e ancora telegraph.

EndToEnd Project

è il progetto organizzato dall'Adidas in collaborazione con la catena Footlocker. Alla ricerca di idee nuove e tendenze da proporre sul mercato tanto da farla distinguere dagli altri brand rivali, Adidas ha selezionato 7 graffiti artist tra i più celebri in Europa e Usa (con una storia ed un lungo percorso), gli ha dato uno spazio a Spitafields, Londra, gli ha dato libertà creativa per prodotti commerciali, li ha filmati, fotografati e poi trasportato il tutto con relative bio sul sito EndToEnd. Ne sono venuti fuori masterpieces che potrebbero essere inseriti sui vagoni dei treni della metropolitana, che è stato poi il principio iniziatore di questa espressione d'arte. L'iniziativa ha prodotto oltre che accessori interessanti, una performance alternativa migliore di molte esibizioni in galleria, che mantiene, anche se per fini commerciali un pò lo spirito underground, ribelle e il senso delle origini. E' così ben studiato e documentato che lo fa diventare un evento che va oltre il commerciale. Quell'additional value così difficile da costruire.
Related: endtoend, fashion.psfk, metro uk

Dai graffti alla Toy Culture

Aerosol art, Hip Hop, surf/skate/snowboarding e Toy Culture, un mash up di vari generi che passano dalla strada. Graffitari di notte, artisti o designer di giorno. Connessioni anche con il mondo dell'arte da galleria. Non con mostre ma associazioni di stile. E' il caso della Toy Culture che alcuni definiscono la progressione della Pop Art.
Related: artkrush, kidrobot, Tristan Eaton e molto altro ancora da venire....

Di graffito in graffito

anziché di fiore in fiore, sono le api (apette) disegnate, che svolazzano in diverse zone, da Monte Mario al Lungotevere,
fino all'Anagnina. Queste sono le più carine tra quelle intraviste. Bzzzzzz!

REWRITING 2.0

Questo appartiene sempre ad una parte di muro di Roma Anagnina, ma a Torino c'è il secondo appuntamento con RE-WRITING, incontro con la graffiti e street art al Circolo Culturale Amantes. Performance dal vivo, per 4 venerdì di marzo. E poi il 13 aprile vendita low cost delle tele realizzate.

Related: rewriting, exibart.

Quel che resta del murales

Ovvero,
la stratificazione del tempo e
dell'intervento.

Roma vs Barcellona, Barcellona vs Roma 9

Soggetto: figure femminili dai capelli rossi.
Roma (Anagnina), lungo il lato uscita metro.

Barcellona.

Vandalismo vs Vandalismo?

Sul nytimes si parla di uno sfregiatore di muri, che con il suo atto di protesta ricopre gli stencil o i murales con macchie di colore e brevi manifesti. Il messaggio è oscuro, ma lo sfregiatore si aggira per le strade di N.Y., e per paradosso se la prende con la street art, quella che molti già considerano di fatto un atto di vandalismo.
Così ho ripreso due immagini di macchie di colore (fucsia e blu) che ho trovato su di un edificio a Barcellona. In questo caso non opera dello sfregiatore di muri, ma forse prove tecniche di colore, che non ricoprono comunque i murales o stencil che siano.

Intanto, continuano gli approfondimenti di exibart sulla street art. Continua il capovolgimento dell'arte: arte per arte che diventa arte per vendita, Swoon (che segue Bansky e molti altri) al MoMA; e arte per vendita che diventa arte per arte, vari autori al PS1 con Not For Sale.

Dalì, per sempre

come murales a Barcellona,
come stencil su adesivo sempre in terra catalana,
o come stencil su muro a Roma, Dalì cattura.