24 giugno 2006

Bandiere

Da fonti locali ho saputo che in Spagna non si vedono tante bandiere nelle strade, sui balconi, nei locali come in Italia. E' l'eredità della dittatura. Peccato perché possono essere l'arte nei mondiali.

23 giugno 2006

Il negozio ricavato dai container

Se con i container industriali si possono fare case prefabbricate perché non negozi. E così, secondo la logica del loro marchio e del loro stile di vita, Freitag ha aperto il suo primo spazio dove vendere le borse ricavate da materiale usato. A Zurigo.
via reluct

22 giugno 2006

Tevereterno

La lupa e il Tevere sono stati celebrati dalle 9pm alle 5am di mercoledì 21 giugno, lungo il tratto rettilineo del fiume compreso tra Ponte Sisto e Ponte Mazzini. L' Associazione Tevereterno dal 2004 dedica spazio alle arti contemporanee sulla Piazza Tevere, una piazza immaginaria.
Poco più avanti o più indietro, a seconda da dove la si prende, per l'estate banchetti, birra e altro attorno all'Isola Tiberina.
Musiche, disegni della lupa e luci. Clima molto internazionale.

21 giugno 2006

Spazzatura d'arte

La spazzatura sembra andare di moda soprattutto nelle strade di N.Y. e se c'è chi ha creato un sito per fotografarla, c'è chi la immortala e la vende come opera d'arte, inscatolandola e datandola. Il riciclo negli anni 2000 o l'objet trouvé del 2000?
via joshspear

19 giugno 2006

Hirst, Salle, Saville

sono a Roma, al Museo Bilotti, l'Aranciera di Villa Borghese. Saville e Salle con opere realizzate su commissione per la mostra, Hirst con una già esposta a Londra e Balm Beach. Di grande dimensioni ed impatto non potrebbero essere più diverse. Il tema è il sacro con gli occhi del contemporaneo. Bella. E si vede che Jenny Saville ha amato l'uomo ritratto nel pannello "atonement Studies" Panel 3. E poi bellissima Villa Borghese. Il commento di qualcuno mi ha fatto venire in mente il post pubblicato da andreaxmas (this is art) qualche tempo fa...

18 giugno 2006

al.fa.giò per Abitart Hotel

Edward di Alessandro Mazzoni, elemento del gruppo al.fa.giò, è una delle 6 sculture in pietra leccese bianca che compongono l'ingresso dell'Abitart Hotel di Roma, zona Ostiense. Meglio dire si appoggia, attraversa (come interpretate voi) la colonna verso cui si volta. Il trio al.fa.giò sta per Alessandro e Fabrizio Mazzoni e Giuseppe Verri. Ognuno ha pensato a due delle sei sculture.
Sempre sulla stessa onda il soffitto composto da una lastra trasparente in base metallo rosso da cui si possono vedere i passaggi di una festa: scarpe e bottiglie.
Mina, di Giuseppe Verri, Giò.

14 giugno 2006

Emily Pilloton

Dicono che camminare sul prato a piedi nudi faccia bene alla circolazione e calmi gli animi (A piedi nudi nel parco), allora chissà cosa succede se ci si siede sulla Grow Chaise, il bellissimo lettino di Emily Pilloton. Un tappeto erboso con struttura in acciaio da accudire, coltivare e far crescere.
O se ci si accoccola sulla Human Nest Chair, la poltrona concepita organicamente con pezzi di stracci colorati. Il tocco organico di Emily sarà presente al Sustainable Furniture Seminar di Chicago, con proposte non solo di ristrutturazione ma di riqualifica degli oggetti adottati ad altro uso. L'organico ripensato.
via chiflavorpill

13 giugno 2006

Eco Design Summer Fair 06

A Londra appuntamento per ecofans, domenica 18 giugno. Solo per un giorno dalle 6pm all 9pm c'è Eco Design Summer Fair 06. Ideato dall'artista Louise Kamara è l'alternativa a Spitalfields. Prodotti organici, design sostenibile, cibo. Da provare.
via ldnflavorpill

Mark Jenkins

quando si dice nascondere la testa...l'artista Mark Jenkins è andato oltre e ha "incastonato" la testa di una sua scultura (nastro vestito con abiti) nel muro. L'opera in questione si chiama Embeds. Impressionante.
via woostercollective

12 giugno 2006

OFFF

L'International Festival for the post-digital creation culture a Barcellona si è concluso e per quelli che non lo hanno visto o non ne sapevano niente RAI International dedica spazio all'evento, considerato tra i più importanti per la cultura digitale. Tra gli artisti anche Chuck Anderson, artista emergente che spesso viene citato sul web e che con il sito nopattern e il blog thebrilliance si è fatto conoscere. Ma poi ci sono anche altri interessanti personaggi e belle immagini.
via designradar

11 giugno 2006

OutArt 06: l'archeologia incontra il contemporaneo

Davvero suggestiva l'ambientazione di questa mostra collettiva di arte contemporanea che si presenta a Roma per il secondo anno consecutivo. E' stato scelto il sito archeologico Villa dei Quintili, tra l'Appia Nuova e quella Antica come palcoscenico per far parlare l'arte contemporanea. Tra i Galli e Germani alle porte di Roma, 2006 di Eugenio Sgaravatti, ironica scultura gigante che si mimetizza tra l'antico, e l'opera nord, sud, ovest, est, 2006 che sembra volteggiare in aria, di Cecilia Guastaroba, fino al picnic metafisic, 2006 di Guendalina Salini, si riscopre il passato glorioso. 18 gli artisti presenti per un ritorno alla natura. C'è anche una sorta di "caccia al tesoro" per l'opera di Cesare Pietroiusti e i suoi 100 fili d'erba, in cui io non ho avuto fortuna. Bello, un pò dispersivo. Fino al 9 luglio.
Related: exibart, teknemedia

09 giugno 2006

Context photography

è un'applicazione per i telefonini di viktoria.se (fino ad ora sono stati sperimentati modelli Nokia 6600 e 6630) che permette la visualizzazione di fenomeni esterni a quelli dell'immagine vera e propria come ad esempio lo smog, la temperatura, il suono, che vengono catturati in tempo reale nella foto. A seconda della calibrazione che si vuole dare (suono o altro effetto + o - intenso) l'immagine risulterà diversa. Chi vuole provare trova informazioni sul loro sito. Psichedelico.
via infosthetics

+10, la Cappella Sistina secondo Adidas

Siamo in clima mondiali e si avverte aria di spiritualità. L'Adidas si è ispirata in qualche modo all'arte e ha prodotto una sorta di affresco michelangiolesco nell'ingresso principale della stazione dei treni di Cologna, che guarda caso, non è lontano dalla cattedrale della città. L'autore dell'opera è l'illustratore tedesco Felix Reidenbach che ha impiegato 40 giorni per realizzare l'affresco più grande sul calcio con 10 "dei" raffigurati.
via adcritic

08 giugno 2006

Cooper-Hewitt National Design Awards 06

Sono stati assegnati i premi ai migliori talenti del design 06 degli USA. Tra i 10, divisi per categorie, compaiono anche due italiani. Per la categoria Design Mind è stata premiata Paola Antonelli, curatore del dipartimento di Architettura e Design al Museum of Modern Art. Il Lifetime Achievement è andato a Paolo Soleri, architetto e urbanista, ecologista già dal '56, anno in cui ha iniziato a progettare Arcosanti un prototipo di città dove architettura ed ecologia si sposano. Bravo bravo!
via landliving

07 giugno 2006

ArtStar: l'arte in tv

ArtStar di Jeffrey Deitch è il nome del reality sul mondo dell'arte andato in onda il 1 giugno su Gallery HD, un canale ad alta definizione devoto ai programmi d'arte disponibili sul Dish Network. La formula rimane la stessa dei reality (casting, confessionale, famiglia, problemi) ma l'argomento apre una visuale sul difficile mondo degli artisti (in alcuni casi rafforzando gli stereotipi che si hanno su di loro). Potrebbe rivelarsi comunque interessante. In seguito sarà possibile vedere la serie al Museum of the Moving Image. Fiction o reality?
via
artinfo e kultureflash

06 giugno 2006

nonsolopuntaperotti

La denuncia del brutto corre via mms. Nonsolopuntaperotti è un concorso fotografico dove le foto possono essere fatte solo con il cellulare. Valido per la regione Lombardia vuole coinvolgere i giovani nella denuncia di quello che di assurdo è stato costruito e sviluppare una coscienza civile. Tam tam.
via tafter

05 giugno 2006

Grand Designs

Il numero della rivista inglese Grand Designs di giugno è dedicato a due settori emergenti: l’architettura sostenibile e il prefabbricato. Ampio spazio viene dedicato alla costruzione modulare vista non più come la sorella povera dell’architettura. Kevin McCloud esamina diversi modelli, che tra l’altro sono stati esposti al Grand Designs Live, evento dedicato al Design nell’architettura. Il prefabbricato potrebbe essere il fattore emergente dei prossimi anni per via dei costi sempre più elevati per costruire e per via dell’aumento di richieste di abitazioni. Da qui uno studio più attento per rendere più interessanti i moduli abitativi. Non più container per post-terremotati.
Related: weberhaus, espace-mobile, afgh, containercity, microcompacthome, padlife, huf-haus

The cloud: la stanza mobile

Sembra proprio una nuvola e da qui, con molta probabilità, il nome the cloud. Creata da Monica Forster è una stanza gonfiabile in nylon. Si trasporta facilmente grazie alla borsa in dotazione e si gonfia con il ventilatore sempre in dotazione. Unica cosa: sarà insonorizzata quel tanto che basta da non far sentire tutto?
via trendhunter e luxist

04 giugno 2006

Lo spazio in movimento

è la mostra che fa parte del festival biennale ArteScienza 06. Divisa in due sezioni "Algorithmic revolution" e "lo spazio digitale dell'architettura italiana", la prima è curata dalla KZM, la seconda dalla Casa dell'Architettura e dall'Ordine degli Architetti di Roma e provincia. Le immagini fanno parte della sezione Algorithmic revolution e la prima raffigura "Web of Life". L'opera interattiva è prodotta dall'istituto per i Media Visivi, ZKM, con un team diversificato di autori. Si mette la mano sullo scanner e viene attivato un algoritmo che produce immagini che vengono proiettate sullo schermo. In pratica il software "legge" le linee della mano che essendo uniche producono immagini uniche che entrano a far parte dell'opera. Questa è l'opera che ho trovato più entusiasmante, un pò perché ripercorre la route 66, mitica, e fa ricordare "On the Road", un pò perché fa venir voglia di viaggiare. L'autore Christian Ziegler ha filmato il suo viaggio sulla strada 66, che collega Chicago a Los Angeles, e ne ha tratto un film. Ha montato poi il film su un monitor e su una rotaia agganciata alla parete, così da renderlo interattivo. Lo spettatore infatti può controllare il monitor e muoverlo sulla rotaia. Viene così ripercorso il tragitto per immagini e se si vuole "sostare", come si fa durante il viaggio, il film si ferma su di un fotogramma e trasmette il particolare di quel tratto dando il via ad un video. Le foto rendono poco, il video molto di più.Nell'opera "messa di voce", si è cercato di dare corpo alla voce. Si parla al microfono e le parole emesse vengono riprodotte in forma e colore. E' interessante notare come le bolle emesse variano a seconda del timbro e del ritmo della voce. L'immagine della mia voce assomiglia a colpi sparati da una mitragliatrice. Se volevo la conferma che parlo veloce rispetto alle altre persone l'ho avuta. La seconda opera è "Trans-ports_muscle". Muscoli pneumatici affiancati e racchiusi da una struttura azzurra che si riconfigura. Si interagisce tamburellando sulla tastiera per controllare suono e immagine. Ma la "cosa" ha un'anima e può rifiutarsi di rispondere all'imput.


02 giugno 2006

Casitas: le cabine di sicurezza messicane

A Lomas de Chapultepec, quartiere ricco di Mexico City, si trovano lungo i marciapiedi di fronte a grandi ville, piccole cabine, ognuna con un disegno diverso, tutte adibite alla sicurezza. Vengono abitate da guardiani che, con turni di 24 ore, controllano la villa assegnata.
Minuscole abitazioni rispetto alle ville del luogo, come osserva Jeremy Clouser, sono l'unica costante in un'area che manca di coerenza di stile e uniformità architettonica.
A San Jose, Puerto Rico, dice Bryan Finoki, non ci sono cabine, ma recinti di sicurezza, che ingabbiano quasi ogni abitazione del quartiere bene della capitale. La differenza sta che qui non lo si fa per motivi di sicurezza ma per status symbol come a dire: vedete, noi siamo ricchi. Le follie del mondo.
via polarinertia e subtopia

01 giugno 2006

-sten-

Grazie a Laura, ho saputo del nome dell'artista dello stencil di cui avevo parlato pochi giorni fa.
-sten- !